Dal 1915 al 1945

Il Senatore Mangili, muore nel 1917 e la direzione, privata del suo autorevole appoggio, dopo neanche un mese decide di sospendere definitivamente il servizio lacuale. Nel giro di pochi giorni il governo requisisce i natanti e li affida ad una commissione straordinaria che riduce i servizi al minimo e mette in vendita per demolizione il piroscafo San Gottardo e il Verbano III per procurare il denaro
necessario a pagare il personale. Durante la guerra i piroscafi vengono ormeggiati nei cantieri navali e qualche piroscafo portato al confine svizzero per salvarlo in caso di rappresaglie. Le cronache del tempo commentarono con molta amarezza la fine del vecchio Verbano (varato nel 1875) ma, nonostante i sacrifici, alla fine del 1922 la regia amministrazione della navigazione sul lago era stata capace di accumulare perdite per oltre un milione di lire. Dal marzo 1923 la gestione delle linee e servizi viene concessa a Giacomo Sutter che rinnova la flotta ormai obsoleta con nuovi battelli dotati di motori diesel, più veloci ed economici.

Giacomo Sutter originario di Airolo nonostante la sua appartenenza alle alpi, si fa riconoscere per il suo spirito di iniziativa e imprenditorialità in ambito navale. Nonostante la situazione della flotta sia seriamente compromessa, commissiona quattro motonavi di nuova generazione non più a vapore ma a diesel. Le nuove motonavi Dovia (in onore del paese del Duce) Airolo (in ricordo del paese del direttore) Legnano (in onore del pese di costruzione dei motori) e Monfalcone (in onore del cantiere navale)portano un nuovo vento alla flotta ma la loro portata e il loro funzionamento non sono ancora soddisfacenti per il servizio. Nel 1925 vengono commissionate altre quattro motonavi per supportare le unità in servizio, le motonavi prendono il nome di fiori che crescono sulle rive del lago e per questo viene formata la serie fiori: Azalea, Fior d'arancio, Camelia, Magnolia. Nel 1930 con l'aumentare del numero di automobili e automezzi viene inserito un servizio traghetto, in grado di trasportare automezzi da Intra a Laveno. Viene così costruita la motonave traghetto San Cristoforo (I). Nel 1933 vengono demoliti i piroscafi Sempione e Mattarone sostituiti a pieno dalle nuove motonavi, più agili e più economiche.

La guerra tocca la navigazione con il dirottamento del carburante all'esercito, e i continui sequestri da parte del esercito per il trasporto truppe fanno annegare il servizio di linea. Ma nonostante questo il battello rimane l'unico mezzo per spostarsi su tutta la regione del lago visto il mancato servizio di auto e mezzi sulla terra ferma rimasti senza carburante. Molti battelli vengono sequestrati dalle truppe naziste e altri vengono usati dai partigiano per spostarsi, questo crea una frammentazione sul lago che vede protagonisti i battelli di bombardamenti aerei da parte degli alleati e da parte dei Nazisti. Il 25 settembre aerei delle forze alleate bombardano il piroscafo Genova carico di normali viaggiatori civili. Il giorno dopo mentre il piroscafo Milano trasportava un reparto della folgore italiana, appena fuori dal porto di Laveno viene mitragliato e affondato da aerei alleati. La stessa sorte tocca al piroscafo Torino che viene mitragliato e affonda per metà al porto di Luino. Il 29 gennaio viene mitragliato anche il cantiere navale di Arona con danni alle motonavi stazionate per le riparazioni. A causa dello scarso carbone e legna per far navigare i piroscafi il servizio rimane privo di una grande fetta di piroscafi, e alcuni servizi vengo effettuati per mezzo di barche a remi dai pescatori nelle varie zone del lago. Al termine della guerra la flotta e dimezzata e il sevizio rimane a tratti regolari solo in svizzera, dove operano una, due unità.

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